Dopo aver parlato del Birrificio di Longarone (https://mondodellabirra.blogspot.com/2021/12/scriviamo-insieme-la-storia-del_13.html) parleremo della Fabbrica Birra Alleghe, non prima però di aver ringraziato l’amico e storico della birra italiana Michele Airololdi per l’apparato storico e iconografico.
Nella foto: DIPLOMA Gran Premio Medaglia d’Oro al sig. Paolo De Toni & C. “Per l’ottima birra tipi Pilsener e Monaco. Esposizioni Riunite del Lavoro. Milano 1923
L’articolo “La Biraria” di Alba Case apparso nel Alle Gue del Civetta (bollettino della parrocchia di S. Biagio di Alleghe) in data imprecisata e il libro “Antiche Birrerie Italiane” di Michele Airoldi sono i due testi che ci permettono di ricostruire questa storia dimenticata. Naturalmente i lettori che avessero altre informazioni e documenti possono contattare l’autore per arricchire la ricostruzione.
A Masarè, frazione del comune di Alleghe in provincia di Belluno (Veneto) verso i primi del’900 Paolo De Toni ( nato ad Alleghe il 9 gennaio 1871) costruisce sopra i detriti di una frana del Monte Piz una struttura per la produzione di birra.
Foto fornita da Caterina Rudatis ad Alba Case
Foto: “Antiche Birrerie Italiane” di Michele Airoldi
Foto: Nicola Boschetti
Maestranze. Foto: "Il barattolo"
Le prime bottiglie riportano la dicitura in rilievo Società Birreria Masarè sostituita successivamente da Fabbrica Birra Alleghe.
Credit: Dario Bettin
Bottiglia ritrovata nel 2016 sulle pendici del Col di Lana in zona baraccamenti italiani della Grande Guerra. Credit: Alessandro Frazzoni
Credit: Alessandro Frazzoni
Credit: Alessandro FrazzoniPer la produzione brasssicola, la pulizia delle bottiglie e la produzione di elettricità il comune di Alleghe diede in concessione al Birrificio il Ru-alt, un affluente del torrente Cordevole, il principale affluente del Piave.
Cascata del Ru de Rialt
L’impianto produttivo era in pieno regime produttivo in primavera e in estate dando lavoro a 15/18 operai che diventavano 2 nel periodo invernale.
La birra prodotta veniva infustata e imbottigliata e successivamente trasportata da due camioncini muniti di un piccolo rimorchio chiamati “Americana” e “Spa” ma nella “scuderia” erano presenti anche un cavallo con relativo carretto e una slitta per l’inverno.
Conosciamo anche il nome di uno dei mastri birrai tedeschi che vi lavoravano: Jiulius Sefiez.
Anche a quel tempo lo Stato esigeva i suoi tributi e la Guardia di Finanza (vigilava sulla produzione: a quel tempo togliere i sigilli per cominciare la “kòta” senza autorizzazione comportava la carcerazione! E’doveroso ricordare infatti che le origini della Guardia di Finanza risalgono al 1 ottobre 1774, allorché venne costituita la "Legione Truppe Leggere", per volere del Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III. Questo Corpo speciale venne istituito appositamente per il servizio di vigilanza finanziaria sui confini, oltre che per la difesa militare delle frontiere.
A questo riguardo la Alba riporta la testimonianza di Ines Da Pian:
“Le finanze le era sempre kua per lege, kande i feva la kòta i metea i sigili a le portele…Sta bira la era bona, i ghén vendea da per dut per Agort i per Tiser…”.
La Prima Guerra Mondiale influì parzialmente con la produzione che riprese la sua piena attività al termine del conflitto, anzi aumentò sia di qualità che di quantità con relativo ampliamento del fabbricato tanto e vero che nel 1923 la Fabbrica di Birra Alleghe venne vinse un premio e ottenne un attestato all’ Esposizioni Riunite del Lavoro tenutasi a Milano.
Per quanto riguarda le materie prime, orzo e luppolo, venivano importate dalla Cecoslovacchia orientale in particolare da Brno, la seconda città dell’attuale Repubblica Ceca dopo Praga.
Nel 1930, purtroppo, il Birrificio cessa ogni attività produttiva.
Per i vostri
contributi & segnalazioni
Grazie!
Beer Academy invita ad un consumo consapevole e responsabile della Birra e delle bevande alcoliche in generale.